Capannori - Santuario della Madonnina
Storia e architettura
La costruzione del Santuario della Madonna del Carmine o della "Madonnina" risale al 1663 ed è tutt'oggi conservato quasi interamente nella sua struttura originaria. I lavori vennero seguiti dall'architetto Giovan Battista Padreiddio.
L'interno del santuario, in stile barocco di forme abbastanza vivaci, è costituito da un'unica navata ornata da quattro cappelle, due per parte, divise da pilastri ben proporzionati, sui quali posano gli archi della volta reale.
Numerosi eventi miracolosi si avvicendarono nel tempo e apportarono al Santuario numerosi fedeli.
Dal 1940 il Santuario i Carmelitani Scalzi prendono in consegna da Mons. Antonio Torrini Arcivescovo di Lucca, il Santuario per alimentare e garantire il culto della Madonna del Carmine e per costruire presso la sua casa il Seminario.
Nel 1941 fu posta la prima pietra del Seminario "Virgo Carmeli", ma l'imperversare della guerra fermò ogni attività, anzi, il bombardamento del 24 luglio 1945 distrusse le belle vetrate del "pio" Santuario. Ristabilita la pace, si pensò di ringraziare il Cielo con l'erezione di un ricco altare alla Madonna (quello attuale) e con la costruzione del campanile. Il 27 ottobre 1963, come a compimento dei lavori eseguiti (ampliamento del vecchio Santuario) sul vertice della cupola fu innalzata la statua marmorea della Madonna, alta ben 4 metri, opera dello scultore Antonio Berti.
Opere d'arte
La grandiosità del Santuario si riscontra soprattutto all'interno della struttura dove si possono ammirare le notevoli vetrate ricostruite da Ugo Signorini, il Crocifisso e gli affreschi di Pietro Nerici e i numerosi affreschi dei valenti pittori Baragatti, Carmignani e Chiti (tutte queste opere vennero aggiunte dal 1951 in poi). Le vetrate riportano figure di santi Protettori e Fondatori dell'Ordine Carmelitano: San Giuseppe, San Giovanni della Croce, il Profeta Elia e Santa Teresa d'Avila. Nel Refettorio vi è l'opera giovanile dei Nerici "L'ultima cena" e, nella nuova basilica, episodi della vita di Gesù e il grande Crocifisso, opere realizzate al ritorno dal Brasile dell'artista. Il confronto fra i due cicli di pittura ci mostra l'evoluzione e la personalizzazione della tecnica pittorica dell'autore.
La decorazione intorno al presbiterio è ancora quella antica con notevoli restauri.
Il soffitto è decorato (dipinto) da figure di Profeti con al centro una Madonna col Bambino sulle ginocchia. Le pareti vicine all'altare sono dipinte e nelle pitture vengono raffigurate due scene della protezione dell'Angelo custode.